giovedì 26 dicembre 2019

Il mondo capovolto

Quando le guerre o le migrazioni hanno lacerato le generazioni, strappando il tessuto, la trama che le legava, le connetteva e che consentiva il travaso, il passaggio della conoscenza, della cultura e delle tradizioni, dagli anziani ai bambini e ai giovani, non ci siamo accorti che il mondo si stava capovolgendo e snaturando. 
Ora che è chiaro che quello che è avvenuto, ha deteriorato il tessuto sociale al punto tale che non si vede come rimediare alla situazione, come riconnettere un tessuto sociale, come riportare indietro l'acqua passata e far riprendere al fiume della vita, il naturale scorrere dai monti a valle, nessuno più sa come fare a rimettere in moto il nucleo centrale del pianeta. Il cuore pulsante del globo, proprio come in tanti film di fantascienza, dopo aver perso il suo ritmo e balbettato un poco, ha invertito il suo girare scombinando la vita e tutte le altre cose.
Gi anni in cui il cuore vivo del pianeta balbettava sono stati i primi cinquant'anni di indottrinamento televisivo delle popolazioni del mondo occidentale più emancipato, poi, lentamente ma risoluto il progetto ha coinvolto anche quello più riottoso delle nazioni e dei villaggi più sperduti e isolati delle savane, delle steppe e delle foreste amazzoniche. Tutto questo é avvenuto in modo palese e violento, non più indorando la pillola con i programmi televisivi dei Paesi sviluppati in quelli più arretrati, come tempo prima era avvenuto con gli Stati del blocco sovietico o l'Albania, ma dando fuoco alle stoppie alle spalle delle popolazioni dei deserti con guerre interminabili e sanguinose che hanno spinto milioni di persone a cercare scampo lungo i confini delle Nazioni in pace, finanziatrici e motori proprio di quelle guerre alle quali hanno fornito armi e sanguinari militi. 
Dall'altra parte del mondo, si è dato letteralmente fuoco alle foreste amazzoniche, per ordine del governo brasiliano, per stanare gli ultimi indigeni, abitanti naturali di quei remoti luoghi e distruggendo un complesso naturale, polmone non solo per le persone di tutto il pianeta, ma del pianeta stesso che senza poter rigenerare l'ossigeno nell'aria, accelera in modo esponenziale la febbre, il processo di riscaldamento di cui il mondo soffre da decenni e che ci porterà alla chiusura di questo miracolo che è l'esistenza della vita su questo pianeta. 
Un pianeta morente quindi, nel quale tutto gira all'incontrario di come dovrebbe, di come vorrebbe ognuno di noi. 
Tutto quello che sembra incomprensibile personalmente, tutto ciò che viene rigettato individualmente, diventa fattibile, normale globalmente. Pare che la persona singola ragione nel modo giusto, ma appena quella persona trova altre persone che ragionano allo stesso modo, che condividono totalmente quel suo pensiero, ecco che le cose mutano e girano nel senso contrario. Inevitabilmente.
Così Greta Tumberg mobilita il Mondo intero, ma il risultato è nullo, o addirittura i contrario; Lei si muove in modo accorto per non inquinare o consumare energie, ma non così i milioni di persone che si mobilitano per darle forze e visibilità, invece che rendere più efficace il suo intervento consumano energie ed inquinano. Il mondo s'é capovolto, irrimediabilmente!
 Ed in questo mondo capovolto, dove il nucleo gira all'incontrario e l'acqua risale verso i monti, i piccoli, i bimbi e i giovani insegnano ai vecchi. E non avendo nulla del loro brevissimo passato da tramandare, non avendo conoscenze millenarie da travasare, si inventano youtuber e ci insegnano il futuro. Bambini di tre anni (3), istruiti da genitori incoscienti, consumano il loro futuro nel presente e diventano lavoratori del tubo, produttori di reddito, diventano vecchi senza mai essere stati bambini , giovani o adulti. Questa involuzione dei ruoli, questa "normalizzazione" di tutto ciò che dovrebbe essere fuori di testa, fa si che ai piccoli siano dati nelle mani strumenti pericolosi da maneggiare con cura, solo in una età di matura coscienza. Chi fa girare le cose in questo senso, non ha a cuore il benessere delle persone o del Pianeta, ma solo il suo profitto quotidiano, immediato. Ed eccolo che se i giovani sono incoscienti ed immaturi, basta far scendere l'asta della maggiore età, che un tempo era a 28 anni, prima a 25 e poi subito a 21 per poi abbassarla a 18 e la si vuole a 16...i giovani sono il futuro, dandogli la responsabilità di se stessi si diventa più moderni, più veloci più concorrenziali...
Per andare dove? per il bene di chi? Inventando i Diritti dei Bambini, si sono legate le mani ai genitori, dando la patente ai giovani sono aumentati i morti sulle strade e nella vita. Una società libertaria che obbligherebbe le famiglie, quanto mai se lo porrebbero, un ruolo solo coercitivo e limitatorio di quelle libertà che la stessa società concede. In questo modo ed in questo mondo, dove le famiglie mono genitoriali sono la maggioranza e sono più deboli di fronte ai piccoli sempre più resi autonomi ma immaturi, é difficile che l'acqua riprenda a scendere dai monti a valle.


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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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