Comincia ad affievolirsi la voce ed il sorriso di Di Maio e dei suoi elettori, per la grande vittoria elettorale. Oramai comincia ad essere chiaro che la legge elettorale, fatta apposta per impedire al Movimento 5 stelle di andare al governo da soli, li ha ingabbiati in una sorta di vittoria di Pirro che non gli consente nè di farlo da soli nè di stringere alleanze con chichessia. A meno che...a meno che non si sputtanino nei confronti del proprio elettorato nel cercare una soluzione qualsiasi pur di stare al governo e di mostrare più attaccamento, di quanto mai dichiarato, alla poltrona che non al programma e alle promesse elettorali. Sia ben chiaro che i pentastellati sono la vittima di questa situazione; i pentastellati inteso proprio come attivisti, eletti del movimento ma anche come elettori. Infatti quel servo dell'ex segretario del PD, ha dimostrato di essere fedele fino all'ultimo al comando che il suo puparo gli aveva chiesto: mettere il Paese in una situazione di stallo dal quale non ne potesse uscire in nessun modo, a costo di suicidarsi politicamente. Renzi ha impantanato la macchina che il suo alter-ego Gentiloni, aveva faticosamente tirato fuori dal fango e che sembrava sulla strada della ripresa ormai, con le ruote ancora bagnate si, ma fuori dal pantano di fango in cui l'aveva spinta la crisi e i governi che l'avevano preceduto, compreso quello del bischero fiorentino. Tutti ci siamo resi conto di come hanno voluto leggere i risultati elettorali coloro che stavano buttando acqua sulla strada per far affondare una macchina che spinta dal voto, sembrava destinata ormai ad iniziare un nuovo ciclo in italia: quello della Terza Repubblica.
Avevo segnalato questa lettura e paventato la possibilità che nessuno davvero avrebbe preso sul serio la spinta degli elettori italiani, anzi, queste elezioni, hanno messo in chiaro fin dalla diffusione dei primi exit poll, che la lettura che ne dava la stampa e i media era quella che il potere desiderava: convincere gli italiani che i vincenti di queste elezioni fossero due e, di conseguenza, le uscite per Mattarella fossero ambivalenti. Quando hanno dipinto l'Italia del voto, hanno sottolineato che il sud era andato al Movimento 5 stelle ed il nord alla Lega, sottacendo completamente che al nord, dove la lega ha le sue roccaforti, il M5S è comunque il primo partito in Piemonte, va sul 24% in Valle d'Aosta, mantiene la stessa percentuale in Friuli Venezia Giulia, oltre il 17% in Lombardia e addirittura ol il 25% in Veneto, mentre fanno risaltare come eclatanti qualche migliaio di voti raccattato dalla lega nel foggiano ed in calabria, dove comunque non supera il 7% e il 15% di Lampedusa. Questa sberla all'elettorato si legge in due modi e non ha alternative: il primo <è " Ma voi davvero credete che vi basta votare perchè noi si esca dai centri di potere consegnando le chiavi di Montecitorio allo sbarbatello e alla sua Band?" ed il secondo modo é: "Voi cittadini dovevate continuare ad astenervi da questa lotta, non vi riguarda. Tenetelo presente la prossima volta!" E a questo punto la domanda é " se ci saranno nuove elezioni, quanto saprà tenere di quel 35% ? Riusciranno quelli che si sono divisi nei partitini di sinistra, a comprendere che qui si gioca una partita più importante del proprio orgoglio che li porta a raccogliere pagliuzze d'oro che disperdono al vento a favora dello schieramento di destra? e i loro elettori, quei compagni indefessi che continuano a farsi trasportare, dal grande pci in poi, di fratta in fratta pur di votare gente che ha disperso tutto il capitale di 50 anni di lotte e di mobilitazioni e conquiste, capiranno che qui la lotta è tra la destra garante di ubbidienza assoluta al puparo nascosto o la possibilità di sperimentare se questo nostro Paese può usare il voto, la Democrazia partecipata di un popolo per far allentare la presa mafiosa sulla schiena della sua popolazione più debole? Non sappiamo dire come andrà domani,ma ora che il referente del Bildenberg si é dovuto dimettere, quali sono i pupi rimasti in mano al burattinaio?
Avevo segnalato questa lettura e paventato la possibilità che nessuno davvero avrebbe preso sul serio la spinta degli elettori italiani, anzi, queste elezioni, hanno messo in chiaro fin dalla diffusione dei primi exit poll, che la lettura che ne dava la stampa e i media era quella che il potere desiderava: convincere gli italiani che i vincenti di queste elezioni fossero due e, di conseguenza, le uscite per Mattarella fossero ambivalenti. Quando hanno dipinto l'Italia del voto, hanno sottolineato che il sud era andato al Movimento 5 stelle ed il nord alla Lega, sottacendo completamente che al nord, dove la lega ha le sue roccaforti, il M5S è comunque il primo partito in Piemonte, va sul 24% in Valle d'Aosta, mantiene la stessa percentuale in Friuli Venezia Giulia, oltre il 17% in Lombardia e addirittura ol il 25% in Veneto, mentre fanno risaltare come eclatanti qualche migliaio di voti raccattato dalla lega nel foggiano ed in calabria, dove comunque non supera il 7% e il 15% di Lampedusa. Questa sberla all'elettorato si legge in due modi e non ha alternative: il primo <è " Ma voi davvero credete che vi basta votare perchè noi si esca dai centri di potere consegnando le chiavi di Montecitorio allo sbarbatello e alla sua Band?" ed il secondo modo é: "Voi cittadini dovevate continuare ad astenervi da questa lotta, non vi riguarda. Tenetelo presente la prossima volta!" E a questo punto la domanda é " se ci saranno nuove elezioni, quanto saprà tenere di quel 35% ? Riusciranno quelli che si sono divisi nei partitini di sinistra, a comprendere che qui si gioca una partita più importante del proprio orgoglio che li porta a raccogliere pagliuzze d'oro che disperdono al vento a favora dello schieramento di destra? e i loro elettori, quei compagni indefessi che continuano a farsi trasportare, dal grande pci in poi, di fratta in fratta pur di votare gente che ha disperso tutto il capitale di 50 anni di lotte e di mobilitazioni e conquiste, capiranno che qui la lotta è tra la destra garante di ubbidienza assoluta al puparo nascosto o la possibilità di sperimentare se questo nostro Paese può usare il voto, la Democrazia partecipata di un popolo per far allentare la presa mafiosa sulla schiena della sua popolazione più debole? Non sappiamo dire come andrà domani,ma ora che il referente del Bildenberg si é dovuto dimettere, quali sono i pupi rimasti in mano al burattinaio?
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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