martedì 5 gennaio 2021

Perché stiamo insieme

 Giaveno,  6 Gennaio 2021

 Il periodo delle feste natalizie del 2020 é stato quello più strano, quasi innaturale che i viventi di tutta la terra , abbiamo vissuto. Più strano perchè da quando gli essseri umani hanno scoperto il fuoco, dalla "rivoluzione cognitiva"(?) in poi, le persone hanno dovuto passarle più o meno da sole o, comunque isolate.  Una strana pandemia, sbucata fuori inspiegabilmente da non si sa dove, da chi o come, ci ha costretti tutti all'isolamento. Confusi da ogni informazione che ci è stata imbonita a granuli, a pezzettini e a quarti interi, spacciata in ogni forma e misura come VERITA' ASSOLUTA, in forma liquida, gassosa e solida. In questa situazione, a noi tutti sconosciuta, abbiamo dovuto imparare, anzi scoprire, sperimentare, poichè nessuno avrebbe potuto insegnarcelo, un modo nuovo di vivere ognuno la propria vita. La pandemia, il Covid 19, ha stabilito un punto nella nostra vita: C'era un PRIMA che non servirà proprio a niente ricordare, e ci sarà un DOPO che nessuno conosce e che non possiamo immaginare, progettare, perchè, per la prima volta nella storia, quello che dovrà arrivare, se arriverà o meglio, per chi arriverà, sarà completamente nuovo e non avrà cerimonieri: nessuno esperto che potrebbe insegnare agli altri come organizzarsi. Ognuno dovrà farlo con quello che si troverà per le mani nel momento, poichè tutto ciò che ci era da guida prima, le tradizioni, la cultura di ognuno, ho la netta sensazione  che non servirà assolutamente a nessuno. Ad esempio, prima c'era la convinzione di essere fortunati se si era parte di una grande famiglia, oggi invece ci è vietato riunirci in più di un piccolo gruppo e pur facendo così dovremo evitare di abbracciare i parenti, tenerci a distanza di sicurezza, mentre prima la sicurezza te la dava proprio un abbraccio, il loro affetto, la loro vicinanza. Prima si era "asociale" se incapaci di  avere amici, relazioni, se non si usciva e non si sapeva stare con gli altri, se non si viaggiava: ora non ti devi muovere da casa, non devi far visita a nessuno e non permettere che qualcuno ti venga a trovare. Come sarà dopo non lo possiamo immaginare. Ma davvero è così sconcertante l'idea di evitare assembramenti, visite, cene, abbracci e baci? Perchè, come mai? Come ci è nata l'idea di dover essere ad ogni costo animali sociali? di essere parte di un gruppo, di una tribù, di una società? E' difficile immaginare che fossimo così "sociali" quando da homo erectus dovevamo procurarci il cibo non credo che fossimo tanto amichevoli e altruisti nel doverlo dividere con gli altri. Eravamo scontrosi, burberi, quanto meno e non credo molto protettivi con le femmine o i piccoli della specie. Abbiamo maltrattato le donne fino a ieri e solo la pandemia ha fatto finire le notizie, quasi quotidiane di violenza sulle proprie donne e figli. Questo nel nostro Paese, in una di quelle nazioni più antiche del mondo moderno, la patria di santi, navigatori e poeti, figuriamoci cosa avviene ancora oggi in quelle società nelle quali le donne sono calcolate meno di un qualsiasi animale o oggetto. In realtà quello che ci ha messo insieme, quello che ci ha fatto diventare animali sociali è stato il fuoco. La scoperta del fuoco ha sconvolto il mondo di allora e dato il via alla rivoluzione cognitiva. Non intorno al cibo, o agli affetti, ma intorno al fuoco si cominciarono a riunire le persone, intorno al fuoco si cominciò ad esercitare il potere di chi era capace di accenderlo su chi invece non lo era, ma in cambio poteva dare altro; caccia, difesa, ubbidienza. Oppure credete che quando l'uomo scopri il fuoco, TUTTI gli uomini furono capaci immediatamente di accenderne uno? provate ora; portatene un certo numero in un bosco e vediamo quanti su quel numero è capace di dare vita ad un falò. Ma provatevi ad accenderne uno, buttateci su un cosciotto di agnello e vediamo quanda gente vi chiederà di poter condividere con voi il cibo ed il calore? Quindi è la necessità di sopravvivere che ci ha abituato nei secoli a stare insieme, la necessità di sopraffare o di combatere chi avrebbe voluto sopraffarci che ci ha insegnato che l'unione fa la forza. ma oggi, nella società di piattaforme chie ti portano a casa la pizza prima del pizzaiolo che sta sotto casa, dove puoi anche solo pensare a qualcosa che immediatamente il tuo smartphone te lo propone in mille forme e colore, a cosa ti serve andare al centro commerciale? perchè dovresti andare al cinema se con 3 euro puoi vedere il tuo film preferito comodomente a casa tua sul 65 pollici che hai comprato a rate? Avete presente quel tipo che appena dice all'amico che è senza internet che alla porta suona l'omino che gli consegna il modem? Ecco, la nuova società vuole che tu capisca che una volta nato ti basta pensare ad un numero infinito di desideri, che lei ti soddisfa immediatamente, altro che il genio di Aladino! Ma cosa ti chiede in cambio? Credo che presto lo scopriremo, ma non è niente che non ti abbiano chiesto già tutti i poteri che hanno gestito il mondo finora; dall'uomo del fuoco a quello del modem: la tua vita, la tua dedizione, il tuo asservimento. finora alcuni pezzi di robot sono serviti all'uomo per supperire a deficienze fisiche umane: dagli arti ai sensi, dal movimento alla capacità di esprimersi, dal sostegno nel lavoro a quello nelle scienze; nel futuro credo sarà il contrario: alcuni pezzi non riproducibili dell'uomo saranno necessari ai robot per umanizzarli e renderli capaci di viaggiare nel tempo e nello spazio alla ricerca di nuove ricchezze per i padroni 10.2 dell'universo.





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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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