lunedì 18 maggio 2020

Galassia che vai ( Frank E. Russel) e la Rivoluzione cognitiva (Harari)

Sono anni che ve lo dico... Leggetevelo e vi fate due risate sulle vostre paure. É solo ignoranza e superstizione...
Negli anni 30 del secolo scorso, la rivista Doubt, edita dalla Fortean Society negli Stati Uniti, pubblicò una citazione di Charles Fort, «I think we are property» ("Siamo proprietà altrui"), Questa frase ispirò in un giovane scrittore britannico; Eric Frank Russel, il suo primo romanzo di fantascienza " Schiavi degli invisibili" (Sinister Barrier)
"Schiavi degli invisibili" venne pubblicato sul primo numero della rivista statunitense Unknown nel febbraio 1939, riscuotendo subito un grande successo.[7] Il racconto tratta dei Vitoni, creature sferiche invisibili e intangibili che galleggiano nell'aria, e il genere umano ne è schiavo senza saperlo.
Si nutrono dell'energia nervosa umana, e quindi fanno in modo di aumentare, anche con mezzi catastrofici, la produzione di tensione nervosa, provocando guerre nucleari e cataclismi. Dopo aver scritto "Schiavi degli invisibili" Russel fece un viaggio in America e vide cose che gli fecero scrivere il suo secondo romanzo di fantascienza: "Galassia che vai" ( titolo originale "The great explosion"1962) Eric F. Russel fu l'inventore del linguaggio della Fantascienza, tramutando la satira in forma fantascientifica, é l'unico scrittore che ha vinto il premio Hugo con un scritto divertente dal titolo "Sarchiapone" (Allamagoosa). io comprai questo libro nel 1963, avevo 15 anni, durante il mio primo ritorno dalla Germania al paese. Nella casa degli italiani a Langenargen, sul Bodensee, mancavano libri da leggere nella nostra lingua ed io ne avevo sentito il bisogno. Da allora non me ne sono mai separato, negli anni che seguirono regalai decine di copie agli amici che incontravo. Molti libri sono stati importanti nella mia vita, da "Critica della ragion pura" ai Miserabili, i Fratelli Karamazov e Topico del cancro e quello del Capricorno, ma due libri mi hanno fermato a riflettere più degli altri; questo Galassia che vai e "La rivoluzione cognitiva" di Harari. Questo però è più serio ed impegnativo, lo legga chi vuole "crescere" mentre "Galassia che vai" vi farà ridere, anche di voi stessi e vi farà pensare e capire. é un invito al teatro della vita, oramai poi che non è più fantascienza, ma è diventata storia....procuratevelo...

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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