mercoledì 4 aprile 2018

La Maggioranza Politica del Paese e la Democrazia.

Nell'attuale situazione, dopo le elezioni dell'ultima tornata, i giornalisti e i mestatori di fango, si sono affannati a continuare a dire che nessuna maggioranza è possibile, senza che i partiti o gli schieramenti politici, non debbano sconfessare se stessi e la loro propaganda elettorale, per scendere a patti con "il nemico". Una Stampa, o meglio, una informazione serena, si sarebbe dovuta operare per aiutare i politici a ragionare su un dato importantee a far comprendere agli antagonisti di una campagna elettorale che, finite le ostilità, si dovrebbero rassenerare gli animi e cercare la soluzione in quel "bene del Paese" per il quale tutti dicono di lavorare. Chiariamo subito una cosa: non è che il compromesso lo si debba fare a qualsiasi costo e con chiunque, però bisogna tener conto che durante una campagna elettorale ognuno esprime con vigore i propri propositi, ma poi si deve tener conto dei risultati e la politica vuole che si smorzino i toni, si adeguano i programmi alle cose fattibili in accordo con altri, ci si ricordi che la politica è l'arte di trovare un accordo che prevede il rispetto delle minoranze e si governa il Paese davvero nell'interesse "mediato" di tutti. Non deve spaventare nessuno se dei rivali in campagna elettorale si alleino dopo il voto anzi, questo è quello che DEVE avvenire pena la rovina di un Paese, nel malaugurato caso contrario. I puristi che gridano allo scandalo, alla calata di braghe, alle bugie della campagna non mantenute debbono capire che ciò che si vorrebbe fare se si decidesse da soli, in confronto a ciò che si può fare se si vive in una Democrazia praticata è diverso. Il compromesso non è il fallimento della politica, ma la sola strada che garantisce la pace, la possibilità di sviluppo e la continuità di una Democrazia radicata e difesa quotidianamente. NESSUNO DI NOI VORREBBE VIVERE IN UN PAESE IN CUI UNA MAGGIORANZA BULGARA SCHIACCIASSE LE MINORANZE! Così Di Maio deve tenere conto del fatto che lui è il vincitore delle elezioni ed ha DIRITTO di essere investito dell'incarico di dirigere un Governo per il Paese, ma rispetti coloro che sono gli elettori degli altri partiti, ne inglobi qualche indicazione, ne coinvolga qualcuno che garantisca loro che saranno rispettati e tenuti in coniderazione e costruisca sulla mediazione la maggioranza più vasta che gli sia consentita da questa grande possibilità che gli abbianmo dato: per la prima volta nella storia di questo Paese, uno della sua età può fare cose inimmaginabili fino a poco tempo fa. QUESTA è LA RIVOLUZIONE POSSIBILE OGGI! Rinunciare a questa possibilità credendo di ricevere un plebiscito ad un prossimo turno elettorale, significherebbe non aver capito nulla di questo Paese ed nulla di cosa è la Politica in una Democrazia. Non è con Berlusconi o con Renzi, con i loro problemi legali o bancarie che vanno fatte le alleanze, ma con i loro elettori, con gli eletti di quei partiti che sono da rispettare proprio perchè con la loro diversità, garantiscono anche a noi di essere in uno Stato Democratico e non totalitario. Le differenze arricchiscono. Sarebe bello (ed anche utile) ricordarselo ora, prima di affondare il paese in una capagna elettorale contuinua e senza uscita.
Il Paese siamo tutti noi, non solo quelli del Movimento.

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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