Penso che il voto di quest'anno sarà iscritto nei libri di storia della nuova repubblica, rinnovando la fama che questa cifra si porta dietro sin dal secolo scorso, dovuta allora alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Questa volta, almeno per il nostro Paese, ma alla fine credo che segnerà un cambio di marcia in tutto il vecchio continente, il 18 segnerà, oltre alla rinascita della voglia di votare e di lasciare un segno, smentendo chi dipingeva il popolo italiano, come sconfitto, ripiegato su se stesso a piangersi addosso, di dare una indicazione chiara, a chiunque si avvicini alla politica, che col passato, con i piedistalli di potere ,ai politici di mestiere e col pedigree, si è chiuso.
Ora bisogna però, che gli stessi elettori, si facciano carico della responsabilità di un voto simile; Le cose non possono cambiare se non cambiano le persone e le persone, questa volta più di sempre, non sono gli altri. Questa volta più che mai, gli altri siamo noi. Ed in questo noi, NOI meridionali, più degli altri.
Con questo voto abbiamo detto basta al fatto che ci aspettiamo da VOI, cose delle quali NOI abbiamo assolutamente BISOGNO! Noi abbiamo bisogno di avere cittadinanza nella politica di un Paese che VOI non avete mai unito davvero. Abbiamo detto BASTA al fatto di continuare a lamentarci di essere da voi ritenuti cittadini di serie B! Non abbiamo più bisogno che ce lo diciate VOI che il Sud non sarà più la colonia del Nord. Siamo NOI che diciamo BASTA! non saremo più subalterni a nessuno, nel NOSTRO PAESE, nel NOSTRO SUD, ma anche nella NOSTRA EUROPA!
Il NOSTRO voto é questo! e non ci dovete dire Voi che abbiamo votato per rabbia, per protesta, per il reddito di cittadinanza che ci attirerebbe perchè siamo atavicamente degli ipocondriaci sfaticati. ANDATE A FANCULO! Ecco l'ultimo vaffa che ci chiedeva Grillo, ecco che ve lo abbiamo detto.
Nei prossimi anni cambierà il modo di fare informazione, cambieranno coloro che detengono il ruolo( e lo stipendio) pubblico o privato per fare i conduttori e le conduttrici, le vallette o le ospitate in tv a carico del contribuente. Basta con le punte di diamante toscane o piemontesi. BASTA con giornalisti faziosi e servi.
QUESTO DEVE SUCCEDERE E QUESTO SUCCEDERA'!
Ma affinchè questo succeda, NOI per primi, dobbiamo dare al NOSTRO voto del 2018 il senso nuovo che esso deve avere.Affinchè questo avvenga, il voto non deve essere una delega totale alla rappresentanza.
Questo era il secolo scorso.
Oggi il voto deve essere inteso come una rappresentanza di un nuovo impegno quotidiano che ognuno di noi deve spendere nel suo dovere/diritto di essere cittadino partecipante. Non è l'eletto 5stelle che deve fare le cose per noi. Non sostituiamo il vecchio democristiano o comunista con il giovane 5stelle mentre noi continuiamo a comportarci tale e quale. Non ci sarà un terza repubblica se noi restiamo quelli della prima e della seconda. Ci vuole un nuovo ruolo della cittadinanza attvia, responsabile e partecipe perchè le cose cambino. Qualsiasi eletto deve sentire il fiato sul collo di una cittadinanza attiva, piena di fermenti e di impegno, altrimenti contiunare a stare a fare il giudice alla finestra avrà lo stesso senso di fare l'allenatore al bar. Se i giovani non comprendono questo, se i giovani non capiscono che allo slogan dei giovani che nel 1918, quelli che erano scampati alla Guerra, e che gridavano "pane e lavoro!" oggi loro devono sostituire il loro impegno da tastiera con un impegno fisico, di presenza, nelle cose che devono muovere e controllare, proporre e fare, colle proprie mani,
se non comprendono che il loro voto deve essere una firma sotto un contratto, un impegno che loro prendono con se stessi.
Allora forse sarà inutile aspettarsi dei cambiamenti veri e strutturali. Forse la Terza Repubblica non nascerà.
La libertà, quella della PARTECIPAZIONE, sta aspettando il loro contributo. La partecipazione ed il contributo di chi ha votato per cambiare, perchè gli altri, quelli che hanno dato il loro voto ai partiti e agli uomini della prima e seconda repubblica, quelli non volevano cambiare. NOI SI! ......Ce n'est qu'un début, continuons le combat!
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