L'ultimo
libro di Pino Aprile “Carnefici” mi ha dato molto da pensare.
Mi ha
costretto a delle riflessioni sulla vita che, probabilmente, ho già
fatto nel passato, ma che la lettura di questo suo lavoro, mi
costringe a rifare e, ad inquadrare da altre angolazioni. Guardarle
ora le cose, la storia e la vita, assumono un'altra dimensione. É
come se nella visuale che avevo, si fosse creata una bolla di
ingrandimento, una deformazione globulare, che ingrandisce e pulisce
la visione. Un foro tra le nubi, simile ad un occhio del ciclone,
attraverso il quale guardare più da vicino e con una vista più nitida.
Senza quel pulviscolo che, seppur invisibile, opacizza le cose e le
rende quasi prive di rilevanza, di contorni, di definizione.
Così,
come ho dovuto, rileggere il passato, la storia dell'Italia e del
mondo, ho dovuto, giocoforza, rileggere la mia traccia individuale.
Da molto
tempo non scrivo. Dopo che ho scaricato da dentro i file della
mia sofferenza incompresa prima e messi a posto i registri per
interpretare con più chiarezza il presente, ho ritenuto che la
letteratura italiana poteva fare a meno delle mie vicissitudini
private. Dedicarmi alla lettura dei libri degli altri, di quelli che
avevano, sicuramente, da dire cose maggiormente interessanti, poteva
essere più proficuo. Ma neppure le riflessioni private, che restano
dentro, sono una gran cosa, se restano tali, mi sembrano grandi
masturbazioni mentali. Per questo sento la necessità di
condividerle, mettendole a disposizione di chi si trova in cammino e
la sua strada incontra la mia, o il mio blog.
Allora,
riprendiamo il filo dal discorso sul libro: L'eco dell'urlo di dolore
che mi arriva da “Carnefici” mi ha fatto pensare che Pino Aprile
ha scoperto l'acqua calda! É chiaro che dopo aver detto che fu una
guerra di conquista, perfino mai dichiarata, ma che è durata, coi
fucili, per circa un ventennio, e che poi continuata con scelte
politiche di eguale efficacia distruttiva, per annettere il Regno
delle Due Sicilie, é chiaro , dicevo, che dentro una guerra ci sta
tutto! Ci stanno le violenze, uccisioni di innocenti, di donne e
bambini e di civili ma perché farne tante categorie, negli innocenti
non vengono compresi tutti? A me sembra di si, perfino i poveri
militari, ci sta perfino che i vincitori nascondono le verità e ne
costruiscano una versione dei fatti, assolutamente propedeutica alla
propria necessità. Ci sta! Ci sta perfino che io utilizzi una parte
del “Paese” così unificato, come serbatoio economico e di
forza lavoro per il “P.R.S.M.”, il Paese Reale Secondo Me! Se poi
ME, sono il re dei vincitori, ci sta eccome! No? Dove sta, invece, lo
scandalo a cui punta l'indice Pino Aprile? Starebbe, lo scandalo, nel
fatto che LORO...ci hanno raccontato le bugie sul fatto che tutto
questo ce lo avevano fatto subire, per il bene del Paese Unito! Ma
vabbè Pino, l'hanno solo detto a noi, ai vinti, tra di loro mica si
dicevano quello. Si dicevano invece, fregandosi le mani come D'Alema
quando disse “ Habemus Banca”...”Abbiamo Colonia!”
Pienamente
coscienti che dire ai vinti che erano diventati, in virtù delle
mazzate prese, “cittadini di Roma” tanto loro, tra i cittadini,
erano e restavano, gli unici veri Romani de Roma, no? Voglio dire che
il distorcimento storico è implicito nella soluzione della guerra,
mica le hanno inventate i piemontesi le bugie no? Anzi, secondo me
loro non ci sarebbero mai arrivati! Quindi alle urla di Pino, io
rivolgo solo una domanda: Ma che te gridi?...Abbassa il volume,
spegni la radio coso...nun me disturbà er sonno mio
Perchè
non hai gridato quando i romani ammazzavano, saccheggiavano e
violentavano tutto il mondo allora conosciuto e poi li pigliavano per
i fondelli dicendogli che erano tutti uguali? Abbastava che
giurassero fedeltà a Roma e la cosa era fatta! Era fatta sto par de
ciuffoli! Loro erano i Romani de Roma e gli altri diventavano fanti e
fantesche! Pagavano la loro sottomissione a Roma colle tasse e colla
vita... Perfino la Santa Madre Chiesa Romana, fece un eccidio tra i
fedeli di Valdo quando questo cominciò a predicare il federalismo
credente. Fece uno sterminio e disperse i restanti come polvere al
vento. E allora, Pino, perchè starnazzi del sud? D'altronde tu se
sei nato e sei vivo, vul dire solo che tuo bisnonno era d'accordo con
noi e non li hanno storto un capello, no? Che dici? Che a te non è
andato giù il fatto che ci hanno detto che eravamo fratelli, che lo
facevano per noi... e vabbè...i fratelli..., ma allora che dobbiamo
di noi divorziati delle mogli? Eh? Avevano giurato amore e fedeltà,
l'hanno fatto davanti a tanta gente, parenti e un prete. Avevano
giurato di seguirci nella buona e cattiva sorte, ma ci hanno seguiti
solo nella buona e la cattiva sono state loro! Ci hanno conquistati,
sottomessi e depredati, e poi paghiamo il pizzo tutta la vita. E i
figli? I poveri figli comuni? Li sottraggono ai padri con un
rapimento legalizzato, li crescono come i militari sudamericani hanno
cresciuto i figli dei desaparecido, e quando li incontri, dopo anni
che li hanno tenuti prigionieri...dove? A Fenestrelle suppongo, non
ti riconoscono più come padre,mano a mano che passa il tempo, hanno
imparato dalle madri che tu sei il loro bancomat! E tu parli dei
piemontesi? A noi uomini, questo lo fanno tutte le donne, anche le
nostre: le brigantesse!
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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