Promemoria di
un anno di produzione fotovoltaico.
Oggi, 17
agosto 2013,
risultano pagati, o in pagamento dal Gse,
acconti della produzione impianto fotovoltaico la somma totale di euri 913,27.
Questi pagamenti
si debbono ritenere acconti stimati, poiché non risultano attinenti né alla
produzione, né al consumo attribuito.
In realtà la
differenza economica, seppur in difetto, non potrà variare di molto, poiché andrebbero
versate le differenze tra i kw da noi consumati per casa nostra (definiti dal
gse con la siglaTPA) pagati a 0,134 euro a 0,216 dei kw prodotti (TFO).
Calcolando circa
80kw mensili di consumo e detraendoli dai circa 300/350 stimati (in media) dal
gse, si dovrebbe giungere ad una somma di circa 250 kw mensili da ricalcolare
per 0,82 cent. Della differenza che porterebbe ad una maggiorazione dell’incentivo
percepito a + 20,50 euro mensili.
Dal che si
capisce che, per quanto rivalutato, l’incentivo percepiti, erogati dal gse, non
potranno superare la somma di
913,27+250,50= 1163,77 euro per i 10 mesi dell’anno.
Si stima
ancora una produzione mensile di 1000kw per il mese di agosto, pari a quella di
luglio, non ancora conteggiata, dalle quali si potrà ancora ricevere circa 400
euro, che porterebbero il totale degli incentivi percepiti nel primo anno
solare ad una somma di 1563,77 euro totali.
Avendo
stimata e garantita contrattualmente una produzione nel primo anno di kw
7740,00 ed un incentivo di 1932,68 (?) si deve registrare una concisione quasi
perfetta per i kw prodotti, mentre non si capisce come poter raggiungere la
cifra economica pur calcolando ogni kw prodotto al massimo dell’incentivo
(0,216) che risulterebbe di euro 1671,84.
Per ottenere
la somma indicata in contratto come incentivo annuo (1932,68 per il primo) si
deve calcolare come incentivo per kw la somma di 0,340. La convinzione di chi
ha proposto il contratto era che il quinto conto energetico, avrebbe dato al
produttore un incentivo di 0,216 per kw prodotto più 0,134 per ogni kw
consumato.
È su questa
convinta affermazione, scritta in contratto dall’istallatore che il
sottoscritto si è convinto a firmargli una revisione contrattuale che mi
garantiva l’accesso al quarto conto energetico, accettando la variazione
contrattuale come una perdita, seppur consistente ma ridotta e non una rovina
economica così come si è dimostrato il quinto conto energetico.
Tenendo
conto che lo stesso lavoro è stato fatto sul risparmio delle bollette
energetiche così maggiorato al fine da far sembrare più conveniente l’istallazione,
si evince con sicurezza che il modo in cui si propone un contratto è
truffaldino ed intenzionale.
La mia bolletta
energetica, fino al collegamento in rete dell’impianto, è stata di circa 80
euro a bimestre di media. Ora, per
facilitare la comprensione che la truffa non è stata fatta su piccole cifre, la
arrotondiamo alla media di 100,00 euro a bimestre, si capisce subito che su sei
bimestri la somma da pagare per i consumi di casa, non possono essere superiori
a 600 euro annui.
La somma che
risulta come risparmiata per la bolletta invece calcolata è di 1548,00 euro all’anno,
che sommata a quella degli incentivi che ricordiamo è di 1932,00 porta ad un
risparmio annuo di 3.480,00 come in contratto. Chiaro che così gonfiando le
cifre, si dà l’idea che un impianto si ripaghi in meno di dieci anni e si
prospettano come possibili guadagni tutti i proventi ed i risparmi dei dieci
anni successivi, fino alla fine del contratto col gse di vent’anni.
La realtà
invece è che la bolletta energetica la si continua a pagare; limitata all’assorbimento
dell’uso della corrente fornita dalla casa di sera, di notte ed in caso di
cielo coperto, magari ridotta( se state attenti a consumare solo di giorno e
quando c’è il sole) ma si continua a pagare, il risparmio della bolletta non
può essere calcolato sul totale del pregresso per stima, ma su una percentuale
di essa, cioè se prima pagavi 100 euro al bimestre, facendo attenzione a
consumare quando l’impianto produce, potreste ridurre anche del 60-70% la vostra bolletta. Quindi, se prima pagavo
100, dopo pagherò 40/30. In questo caso il risparmio energetico annuo è minore
alle stime gonfiate che vi fanno balenare. Lo sanno ma non lo dicono. Si
sentono impunibili poiché nessuno si mette dopo a leggere i contatori
quotidianamente per tenere sotto controllo la spesa, i guadagni e la veridicità
del contratto. Bisognerebbe farlo però, perché si potrebbe verificare quello
che è successo al sottoscritto (non mi sento di assicurare che sono il solo)
chi deve comunicare al Gse le letture mensili non lo fa, il gse va avanti per
stime e le stime sono sempre a vostro svantaggio. Il vostro fornitore comincia
a mandare bollette più alte di prima e cerca di convincervi che la colpa è la
vostra mancata oculatezza nel consumo.
Sarà un fatto fortuito ed individuale, che non può essere generalizzato, ma al sottoscritto, dal 3 settembre scorso, giorno dell'allacciamento del mio impianto alla rete, le bollette che sono arrivate sono state di oltre 1500 euro da pagare in sei mesi. contestate e fatti sostituire i contatori, le bollette sono state ritirate dal fornitore. Ma questo è un altro discorso che coinvolge il fornitore di energia alla vostra casa, non il fotovoltaico.
Ma allora,
il fotovoltaico è un fallimento? No! Il fallimento delle buone intenzioni sta
nella legge che fa finta di finanziare il fotovoltaico, ma in realtà scarica l’intero
costo su chi si lascia convincere che è un affare, oltre che una dimostrazione
di amore per l’ambiente e per la terra. sta negli installatori, i quali pur di lavorare spacciano illusioni ai cittadini.
Iniziate ad
imparare a leggere i contatori, registrate i consumi e le produzioni
giornalmente ( una volta che vi organizzate ci vogliono due minuti alla sera). Imparate
a leggere la vostra bolletta e, se i conti non vi tornano, dopo averli
confrontati con quanto scritto nel vostro contratto, scrivetemi, telefonate ad
una associazione dei consumatori, denunciateli.
Dobbiamo far rendere conto al legislatore che la legge che consente
questa truffa ai danni delle persone che per sensibilità, si indirizzano ad
affrontare una simile spesa, deve essere cambiata. Che chi ha permesso questo
non ha affatto sponsorizzato l’idea di una energia pulita a costo contenuto. Ci ha puniti per non aver scelto il nucleare, ci ha truffati. se pensiamo a quanto anni ci sarebbero voluti per costruire centrali di qualsiasi tipo, all'inquinamento da esse derivanti, a quanti debiti avrebbero continuato ad accollare sulle spalle degli italiani, capiremmo immediatamente che il solare é l'alternativa, ma il costo di queste installazioni non possono essere addossate a chi mette i suoi soldi ed il suo tetto a disposizione per ingrassare le multinazionali dell'energia e le casse dello Stato. I piccoli produttori vanno aiutati. Dal mese di settembre di quest'anno, il mio impianto produce circa 350 kw al mese ed i conti sono peggiorati; a fronte di un incentivo di circa 70,00 euro mensili, io pago 275+30 di bolletta energetica. Di questo passo non mi ripago dell'impianto neppure nei 20 anni contrattuali.
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