venerdì 26 aprile 2013

Ghedini, Alfano ed il pool di avvocati difensori di Berlusconi

http://video.sky.it/news/politica/giustizia_berlusconi_riceve_alfano_e_ghedini/v69648.vid

Sono le facce antipatiche che difendono Silvio Berlusconi, dagli "attacchi" di alcuni Magistrati chiamati "Toghe Rosse". Si può pensare, che siano antipatiche solo a chi, essendo di sinistra, comunista o antagonista del Berlusconi, li ritiene tali solo perchè non consentono a chi lo persegue, di condannarlo per i misfatti per cui lo mettono sotto processo. Può sembrare così, a chi vuole il padrone privato più ricco d'Italia, vittima di intrighi di Pubblici Ministeri d'assalto, ma è così davvero? Silvio Berlusconi è vittima davvero di persecuzioni di comunisti sotto copertura di ermellini? Fosse così, diventerebbe veramente fantastica e surreale la situazione odierna: I comunisti antagonisti politici di Berlusconi, lo perseguitano con la Legge per batterlo ed eliminarlo ma, stranamente, gli danno una mano a fargli quasi vincere le elezioni e lo attraggono al Governo del Paese per salvarlo. Questo succede per la terza volta, da quando Berlusconi è apparso sulla scena politica italiana, dopo la fuga all'estero di Bettino Craxi per sottrarsi, lui per primo, ai processi e alle condanne. All'inizio della campagna elettorale, il partito di Berlusconi, guidato dal pupo Angelino Alfano, era intorno al dodici per cento. Una serie di palesi stupidaggini, infilate come perle una dietro l'altra dal segretario del PD Bersani, lo ha portato a giocarsi la vittoria elettorale (vittoria per modo di dire) per pochi voti. Possibile che l'uomo più attivo del Governo Prodi, sia diventato un imbecille tout court? Dal risultato elettorale, preciso come un filotto a bigliardo è uscita una situazione facilmente governabile del Paese, resa ingovernabile, solo dalla caparbietà del Bersani, nel non volere affatto l'alleanza coi giovani del Movimento 5 Stelle di Grillo, i quali, altro non hanno in programma, se non tutte le cose che la sinistra italiana, e il PD, da sempre propongono contro il Governo Berlusconi. Inconcepibile il comportamento che non nasce certo per caso, uno non distrugge il Partito maggioritario di cui è segretario, con una operazione chirurgica che appare studiata a tavolino e preparata da lontano, per ottenere il risultato odierno: Un Governo fantoccio guidato dal Presidente di una Repubblica che Repubblica non è più, dal momento che sono stati messi sotto i piedi, i princìpi coi quali era nata. Una Repubblica presidenziale attuata senza che sia stata modificata la Costituzione. Solo oltraggiata. Ma, chiarito il salvataggio politico di una persona non eleggibile da sempre in Italia, torniamo al nostro discorso sulle brutte facce degli avvocati del pool che lo difende. E' ovvio che la maggior parte dei giuristi ed avvocati italiani, sentano il loro dovere etico di garantire al cliente la miglior difesa possibile. L'assunto: innocente fino a prova contraria, è il punto più alto della Legge. Su questo, credo, che tutti si possa essere d'accordo. Ma ha senso che ci sia un principio più alto di quello per cui si presume sia stato creato il sistema, cioè la giustizia? Il principio dietro cui si nasconde l'imputato Berlusconi è, difatti ritenuto, spesso dagli stessi Magistrati che glielo riconoscono valido, il fatto che egli, non può recarsi in aula di dibattimento, in quanto impegnato in una occupazione più alta del principio stesso della Legge: la sua attività politica o parlamentare. E' comprensibilissimo che uno scaltro personaggio, inventa sotterfugi per sottrarsi ai processi di cui teme le condanne, ma è etico per i suoi avvocati, i quali per raggiungere lo scopo di non far processare il loro cliente, oscurano e nascondono la verità? Una buona difesa, nel senso più alto, si dovrebbe preoccupare di provare l'innocenza del proprio assistito, non difendere i suoi impegni esterni e privati, per impedire alla Legge di dibattere per appurare la verità. Se gli avvocati di Berlusconi si mettono sotto i piedi il principio della Legge, è una azione immorale. Tanto varrebbe riconsiderare e cambiare il principio. Per questo, gli avvocati Alfano, Ghedini & Co. sono personaggi che dovrebbero essere discussi dall'ordine degli avvocati ed espulsi.

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