La gente della mia età ha oltre mezzo secolo di storia alle spalle e la storia dell'ultimo mezzo secolo, sembra aver inghiottito il doppio degli anni di un normale deca di lustri. Sono mutate tante cose e tante volte che ci sembra di aver vissuto più volte. L'uscita del mondo occidentale dalle grandi guerre, dalle grandi carestie, dai grandi flagelli della peste e del vaiolo, dalla lebbra e dallo scorbuto, dallo schiavismo e dall'apartheid. Sembrava quasi che con l'arrivo della penicillina e dell'aspirina avessero risolto per sempre le mille paure dell'umanità. Almeno di quella del mondo occidentale che dalla scoperta del nuovo mondo in poi, pensava di trarne i grandi vantaggi che tutt'ora permettono a statarelli poco più grandi della Repubblica di San Marino ( il Belgio, l'Olanda, il Lichtestein, il Benelux, Stati di contorno alle potenze portoghesi e spagnoli, inglesi e germanici, che possono permettersi di vivere di rendita sulle spalle di Nazioni molto più grandi e ricche di risorse che, soggiocate e schiavizzate, vengono da sempre espropriate delle loro ricchezze e tenute sotto scacco. Ed invece? Invece noi siamo la cura ed il male. Produciamo energie esplosive per far avanzare la tecnologia e il benessere, ma pure il male che frena l'evoluzione umana verso un benessere diffuso e una cultura di pace e di dignità del genere umano nel suo complesso. Così noi che ci stiamo avviando verso il tramonto, siamo caduti e ci siamo rialzati molte volte. Più di quante ne avremmo voluto e aspettato. Il '48 pieno di speranze ed il '68 pieno di promesse e delusioni, l'86 pregne della nascita dei Cobas e l'88 delle occupazioni universitarie e dei fax che mobilitavano le università. Poi siamo sopravvissuti al millenium bag, ai terremoti e agli tsunami, a Cernobil e a Fukoshima, ad un ventennio di Berlusconismo e Porta a porta, di feste ad Arcore con le olgiettine e di quelle di presidenti Marrazzo, dei tesorieri e dei segretari corrotti e corruttori, di trote e delfini. insomma; una vita così richiede impegno e stanca. Ora, in pensione, pensavamo di aver visto abbastanza per poter cominciare a raccontare, nonni buoni per tramandare, non più per sperimentare un secondo ciclo della storia. I dejavù, come i piatti scaldati, non stimolano molto l'appetito e/o la curiosità. Ed invece no! La nostra generazione ha partorito un Masaniello tutto tecnologico, che lancia accuse e strali dal web, aizza, fomenta, provoca e sobilla la gente, tutta la gente del popolo italiano ad assumersi in proprio un ruolo da protagonista. Inchioda tutti di fronte al suo bivio: o sei vivo e dimostri di saperti assumere le tue responsabilità o sei una merda, un servo scemo dello psiconano ed allora fottiti verme! Grillo passa anni a spiegare che lui non è un leader, non vuole diventarlo ma poi, appena sbarca in Sicilia (sempre da li cominciano i guai degli italiani) comincia a ruotare di 180 grtadi e sputa con maggior veemenza, strali sui suoi seguaci, che lo seguono da anni, ma che non mettono i propri piedi nelle sue impronte. Così che chi va in televisione (oltre lui) è out, fuori e viene radiato dai suoi fan/accoliti. Che chi respira per conto suo non ha diritto di vita e quindi muoia, che chi vuole camminare( scusate, saltare come un grillo, deve fricignare all'unisono.) Hitler? Stalin? non so dire bene, ma sono certo di una cosa: neppure quello psiconano di Berlusconi ha mai osato tanto. L'ha ricattato mezzo mondo e lui ha ricattato l'altra metà, ha trascinato il popolo italiano nel suo olezzo traviato per un ventennio, ma non ha mai espulso nessuno! Anzi! ha adottato un sacco di pecorelle smarrite che senza di lui (e prima) null'altro avevano da mettere in gioco che non il proprio corpo, la propria bellezza(?!) Ma il Berlusca non ha cacciato neppure chi lo prendeva a calci in culo. Ma questo Grillo è saltato (esaltato?) dal giurare e spergiurare che lui non era un leader, non voleva diventare nessuno, se non quello che dava voce al popolo. E appena due di loro si azzardano a parlare, ecco:radiati con disonore!
Negli anni 50 del secolo scorso era cultura del Partito Comunista italiano ( filosovietico fino alla nausea) di accusare chiunque se ne andasse dal partito, di essere scappato con la cassa o di avere una relazione strana con la segretaria del capo o di volere posti pubblici per i familiari. Strano era che per una delle tre cose prese in considerazione, sarebbe stato d'obbligo rimanere ben attaccati al partito.
Ma Grillo era fuori di testa prima, ora non si rende conto più della gravità della sua posizione: in ogni paese, in ogni gruppo di grillini, il servo sciocco che sta col capo, aspira solo a fare lo stesso: chiunque mi da fastidio è fuori! Beh, la democrazia ha fatto molti danni in Italia e sul mondo, ma nessuno che abbia un minimo di buonsenso sottoscriverà che la cura ai guasti della democrazia è il dispotismo di uno stravolto mentale.
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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