mercoledì 25 aprile 2012

Due schiaffi agli italiani

Crisi, costretto a licenziare i propri figli: a Nuoro un imprenditore si toglie la vita

La crisi economica continua a mietere vittime. A Mamoiada (Nuoro) un impresario edile di 55 anni si è visto costretto a chiudere la propria azienda e a licenziare i due figli che lavoravano alle sue dipendenze. Poi il suicidio: l'uomo si è sparato nella vigna di proprietà


Il discorso di Napolitano del 25 aprile non l'ho potuto seguire fino in fondo, non ce la faccio più ad ascoltare i suoi contorcimenti mentali, da quando rifiutò l'incontro ai sindaci NoTav della Valsusa, nella sua visita a Torino. Io non sono un NoTav, ma condivido la determinazione con la quale quella valle vuole decidere del futuro della loro terra.
Ieri, il Mister, ha bacchettato di brutto, chi si oppone a questo governo ed ai partiti, sottraendone consensi.
Non sono neppure un grillino, non ho fiducia nel movimento 5 stelle, ma non vedo come, il Presidente di tutti gli italiani (come dovrebbe essere), possa continuamente sputare in faccia a chi fa cose che, secondo lui, mettono in discussione l'esistente perchè non lo condivide e lotta per la ricerca di una alternativa.
Il capo di uno Stato democratico deve garantire le voci dei dissidenti, delle minoranze e non di chi detiene il potere e lo usa contro i dissenzienti.
Come possa esortare ad un cambiamento i partiti, gli stessi leader che ci hanno messi in questa situazione, gente dei cui ogni giorno si scopre corruzione e malafede, proprio non so. Questo é il modo per non cambiare niente, per non sostituire nessuno.
Dopo aver retto il gioco di Berlusconi per vent'anni, il nostro Paese è sull'orlo del fallimento, e é stato proprio lui, il presidente Napolitano ad affidare al senatore nominato da due giorni all'uopo, il destino degli italiani. Da quel momento il Colle ha chiuso le finestre e barrate le porte alle voci del Popolo e difende a spada tratta il Governo dei banchieri e dei massoni. Manco si accorge che questo suo governo, perde tifosi ogni giorno. Ed ecco che l'eco del suo schiaffo a chi segue le denunce di Grillo, il 5% (ma sembra in crescita) del popolo italiano, viene immediatamente rafforzato dal Massone Monti con l'acquisto di quattrocento auto blu, dieci milioni di euro di spesa pubblica. I ministri sono a piedi? No!! hanno ottomila (8.000!!!) macchine in garage, siamo sull'orlo del baratro da anni e paghiamo senza discutere ogni gabella che ci stanno propinando (con le lagrime agli occhi) ma diamine...questo è un affronto cieco e assurdo. Non ce lo meritiamo! Non lo dovremmo permettere, dovremmo restituirlo!.
 Un popolo incapace di dare un segnale forte a chi spreca i suoi sforzi per rimettere il Paese nella rotta di una ripresa che non arriva, merita gli schiaffi strafottenti del presidente partigiano e del massone alla guida della nave-paese alla deriva, e questo non é Schettino, non ci sta portando verso la costa, ma al largo! I morti della Concordia sono stati una ventina su quattromila e vogliamo l'ergastolo per il capitano fellone, i morti per questa crisi senza uscita chi li pagherà? Cosa succederà se oggi, dopo la notizia dell'acquisto delle auto blu, qualche altro piccolo imprenditore sull'orlo del fallimento, perdendo completamente la fiducia nel manipolo al governo, si suicidasse? Fermiamoli. Non abbiamo molte alternative, ma continuare a dargli l'impressione che non ci siamo è peggio, é un disastro.

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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