lunedì 22 febbraio 2010

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1 commento:

  1. Anna De Cristofaro 23 febbraio alle ore 3.49
    Il signor Salvatore Lancieri ci dice che nonostante lui sia nato in America non si e' mai sentito completamente Americano perche' nel suo quartiere gli hanno fatto pesare il fatto che i suoi genitori e i suoi nonni erano italiani e gli hanno fatto pesare il modo in cui lo hanno portato su' e allevato, "all'italiana" o "alla sampaolese". E allora si e' sentito chiamare nomi che certamente erano dispregiativi per gli italiani. E spera di poter, un giorno, visitare San Paolo e setacciare la terra di San Paolo tra le sue dita.

    Spero che il suo desiderio uno di questi giorni si avveri e che San paolo non lo deludi.
    Per fortuna, posso dire, per esperienza personale, che questo clima di pregiudizio negativo verso gli italiani non c'e' piu'. Quando sono arrivata nel New Jersey nel 1975, non ho subito nessuna discriminazione di questo tipo, anzi, posso dire che le persone con cui sono venuta a contatto era piuttosto curiosi di sapere di piu' sull'Italia e su tutto cio' che era italiano. Certo, ci sono ancora programmi televisivi che usano lo steretipo dell'italiano mafioso ecc., che trovo comunque offensivo e degradante, giacche', nonostante non possiamo negare che purtroppo la mafia e le altre organizzazioni mafiose delle varie regioni italiana sono una triste realta' del nostro paese, sono comunque una percentuale piccola in confronto alla stragrande maggioranza delle persone oneste che lavorano e portano il loro contributo quotidiano alla societa'.
    Quindi, mi dispiace per tanti che, come Salvatore Lancieri, hanno subito il comportamento ignorante di tanti che avevano paura della cultura forte degli italiani e che solo perche' non la conoscevano, l'attaccavano e criticavano.
    Comunque, voglio aggiungere un altro commento sul "Nostro Paese". Quanto veramente ci appartiene questo "Nostro Paese"? Per tanti sanpaolesi che sono nati e cresciuti durante la loro adolescenza a San Paolo, forse una parte di quel paese che abbiamo lasciato ce l'abbiamo ancora nel cuore. Ma per i nostri figli che sono nati e cresciuti in un altro paese, che cosa rappresenta per loro San Paolo?
    Il paese dove i loro genitori sono cresciuti, dove ci sono ancora degli zii o i nonni e i cugini. Solo questo e niente piu'. Loro non si identificano in questo paese o nel suo stile di vita, per poco facciamo fatica anche noi ad indentificarci! Secondo me, appartengono ai Sanpaolesi all'estero solo coloro che sono nati e cresciuti a San Paolo e possono identificarsi con il "paese" e solo questa prima generazione. Lo so che forse sono uscita un po' fuori discorso, ma ho voluto condividere questo mio pensiero.
    Per ritornare al signor Salvatore Lancieri, lo considero un sanpaolese all'estero? Purtroppo no, perche' nonostante lui non si sia sentito del tutto americano, credetemi, a maggior ragione si sentira' italiano o sanpaolese,
    Anna Longo De Cristofaro

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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