sabato 27 dicembre 2025
non succede ma...se succede...
Non succede…
Ho un sogno…
Vedo la nostra Madre stanca
Il mare che non chiede niente,
ci ha dato tutto, ma pare che la gente
non ha il suo ritmo, né quello delle onde
che tornano anche non pagate.
Noi non l’abbiamo amato come si conviene:
usandolo come fosse l’infinito
Abbiamo chiamato risorsa ciò che era il suo corpo,
e chiamato distanza l’appoggiarle i piedi..
La Terra non è un’idea.
non è un pianeta azzurro visto da lontano.
È una donna anziana che respira piano.
con le mani dalle nocche screpolate,
le ossa che scricchiolano sotto le nostre città.
Non basta dire che curerò l“ambiente”.
È una parola troppo grande e senza senso
devo imparare a dire: api,fiori e prati,
un nido sotto una tegola.
l’erba che torna dove stendiamo asfalto.
Curarsi non è salvare il mondo.
Curarsi è chinarsi, togliere il piede.
lasciare spazio a ciò che non si vede.
Abbiam vissuto come ospiti distratti
diviso il mondo come fossimo i padroni
.ma non abbiamo un altro posto
curarsi di lui non per essere buoni..
Non c’è un dopo che non passi da qui.
Il cielo non è rotto, siamo noi che lo guardiamo attraverso il fumo.
La pioggia non è cattiva: siamo noi che le abbiamo insegnato a portarci via.
Eppure, in fondo a tutto questo,
c’è ancora la bellezza che resiste
come resistono i semi sotto terra
quando nessuno scommette su di loro.
Vogliamo che sia di nuovo bello.
Il mondo che lasceremo al dopo.
Bello come una cosa viva,
che può ammalarsi, guarire e fare festa
Cambiare d’abito con le sue stagioni
mettere fiori e frutti per chi resta.
L’umanità per sopravvivere a se stessa
necessita di un sogno nella testa.
E anche se questo resta una chimera
rimarrà sogno, e tiene compagnia
a volte si perdono per strada
altre si avverano se uno ci crede:
Allevano una speranza nella testa
Chi sogna pensa... non succede,
ma se succede…
e già sorride al creato in festa!
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.