Eravamo entrambi nati nel 1948, in una Italia che usciva dalla guerra e dal ventennio fascista, le nostre mamme erano le prime donne che potevano votare, molte di loro erano rimaste giovanissime vedove di guerra, le poche fortunate che avevano potuto riabbracciare i mariti, si sentivano di nuovo belle. Le famiglie erano una nidiata numerosa di bambini/e, i bambini avevano zii e zie, cugini e parenti...e poco altro. quel mattino di maggio, di quel 1977, eravamo tutti e due candidati per Democrazia Proletaria. Io tenni il mio comizio in piazza al paese, con Valentino Parlato. Parlammo di te Peppino, che quel giorno, a Cinisi, avresti dovuto tenere il tuo comizio.Nel tuo paese, il paese in cui due anni prima, una ragazza coraggiosa, Franca Viola, disse di no (per la prima volta) al matrimonio riparatore...lei vinse la sua battaglia, tu e noi perdemmo la nostra, tu perdesti anche la vita, io, due mesi dopo diventavo padre del mio primo figlio:. Stefano. Troppe cose ci continuano a legare, non posso dimenticare che stavamo camminando sulla stessa strada sin dalla nascita, poi, qualcuno ti strappò da quel cammino comune, fermò i tuoi cento passi...
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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