giovedì 19 dicembre 2013
Essere Persona.
Abbiamo dato troppa importanza alla logica collettiva, ci siamo sforzati di essere riconosciuti come parte di un gruppo, di una maggioranza di pensiero, di azioni, così abbiamo lasciato perdere l'opera di costruire la nostra individualità; la più grande opera che ci dovrebbe vedere impegnati, come grandi artisti:costruire se stessi. Questa é la vera ricchezza di una società di individui, al lavoro per costruire la propria specialità in tutti i campi, in ogni settore.Questo essere individui non piace a chi ci deve amministrare, dominare. Per questo ci incoraggia ad essere parte di un club, una collettività, una massa. l'essere umano, quando agisce con la propria testa, affermando la sua individualità, é ritenuto pericoloso! Per poterci controllare e incanalarci in reazioni collettive, ci hanno costruito intorno un recinto di associazioni, partiti, organizzazioni nelle quali bisogna stare ad uno statuto, avere regole comportamentali riconoscibili negli altri, imparare il rispetto delle gerarchie, mutuare i modi e i pensieri di tutti. A questo scopo sono serviti i sindacati, i partiti, le chiese, le congregazioni, i clubs. Ecco perché, pur avendo chiaramente presente, chi sono i responsabili delle situazioni in cui ci veniamo a trovare, chi ci amministra, continua a prendere decisioni che dovremmo avversare con forza ed impedirne l'attuazione ed invece...continuiamo solo a fare chiacchiere che ci confondono maggiormente e stentiamo a muoverci. Viene facile pensare che alla fine dovremmo liberarci per sempre di questo giogo catene, dato che in crisi come siamo non abbiamo più soldi per pagare la tessera ad alcunché di club, ma le soluzioni che loro inventano, sono comprensive di nuove pastoie invisibili: Per avere un diritto devi rivolgerti ad una associazione, per la pensione ad un patronato, per un lavoro devi iscriverti ad una agenzia, per far carriera ad un partito, per la dichiarazione dei redditi (per questo la rendono così complicata) ad un patronato a cui sei tesserato o paghi un Caf, per qualsiasi cosa tu hai la necessità di rivolgerti a qualcuno che ti faccia una pratica. I governi italiani hanno fatto in modo che le associazioni controllino gli individui in cambio di un riconoscimento economico che paghiamo due volte: con i finanziamenti pubblici e con le tessere di iscrizioni. Perfino per scegliere un loro dirigente ci fanno pagare per avere il diritto di votarlo, spacciando questa per Democrazia diretta. Finchè non capiremo che i cittadini di questo Stato siamo suoi prigionieri, non riusciremo a mettere in discussione l'organizzazione che ci avvinghia come un polpo. La necessità di farlo é data dal fatto che una Nazione realmente Democratica, dev'essere organizzata per mettere in condizione di uguaglianza i propri cittadini di fronte alla legge, al diritto al lavoro, alla possibilità di realizzazione dell'individuo e della felicità possibile. In molte altre Nazioni della nostra stessa Europa, questo è il basamento su cui si regge la loro vita, non quella di soggioco mafioso del nostro Paese.
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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