A qualcuno può non piacere questo mio scrivere contro il fotovoltaico, io lo ritengo un impegno civile: un impegno contro le mafie, in tutte le loro espressioni. Sono certo che se la Magistratura indagasse nelle pieghe delle condiscendenze politiche,che hanno consentito una tale normativa, ci troverebbero la collusione tra politica e mafie. Lo Stato italiano, ha concesso alle aziende che controllano il mercato delle fonti rinnovabili, di dissanguare il produttore di elettricità che investe sul suo tetto, in cambio di un "pizzo" che esso stesso percepisce dal cittadino produttore. Nei fatti: Gli installatori propongono contratti nei quali il contenuto è solo fumo negli occhi. Persone predisposte a voler credere che il loro impegno civile contro l'inquinamento del mondo, possa essere anche un investimento redditizio, ce ne sono (siamo) a bizzeffe. Gli allarmismi, sicuramente pilotati ed usati all'uopo, dai media sono stati tantissimi (e non solo negli ultimi anni) ci hanno resi sensibili e disposti anche a sacrifici, purché potessimo sentirci "a posto con la coscienza" verso la madre terra. Se tutto funzionasse come dovrebbe, sarebbe sicuramente così! Ma...siamo in Italia e questo, purtroppo, è il Paese con le mafie più infiltrate nel tessuto politico corrotto, a tal punto che i politici stessi, ai cittadini, appaiono come mafiosi in proprio, non più paraventi di mammesantissime. Come fa lo tato a connettersi con la mafia senza che questo risulti lampante agli occhi dei cittadini? Attraverso la legge! La Legge sulle fonti rinnovabili prevedono incentivi che difficilmente faranno tornare nelle tasche dei produttori, l'investimento affrontato per l'installazione fotovoltaica. Il salasso sulla corrente prodotta comincia con quell'1% non conteggiato al produttore, ma tenuto dal gestore della rete per l'impiego di personale addetto alla gestione dei dati che l'impianto fornisce. Si può obiettare che l'1% è irrisorio, ma voi moltiplicate per gli impianti sul territorio nazionale, senza dimenticare che è un kw ogni cento...I contatori moderni sono stati costruiti per l'auto lettura, perchè i dati non arrivano direttamente al Gse? La risposta è che, anche in presenza del mercato libero, l'enel resta difatti il monopolio che deve gestire la rete elettrica italiana. Questo, nei fatti, è contro la liberalizzazione del mercato. La questione è grossa. Nel campo energetico scorrono miliardi di euro. L'intrallazzo tra mafia e Stato è palpabile solo se si guarda dove va a finire questo fiume di denaro. Inducendo con allettamenti di profitti che sono delle fantastiche morgane, la gente a mettersi un impianto sul tetto, si fanno lavorare le banche con gli interessi, le grandi aziende che gestiscono il mercato delle fonti rinnovabili e si rifocillano le casse dello Stato con le tasse e le accise che sul mercato energetico sono pari al costo della stessa materia prima. Ogni kwh prodotto difatti, entra nelle mani dell'enel a costo bloccato contrattualmente per 20 anni per il quale è previsto l'1% di anno in anno, ma l'impianto ti viene dato come perdita annuale proprio la stessa cifra quindi...il tuo incremento annuo è pari a zero. In compenso; i kilowatt del consumo di casa, vengono comunicati al Gse dall'enel e non da te e, guarda caso, il mio consumo, mai superiore, negli ultimi vent'anni, ai 1700 kw all'anno, per quest'anno (primo anno dell'installazione) vengono stimati sui 4000kw!!!Quattromila! che cosa succede? La spiegazione è perfino semplice: producendola tu la corrente, viene supposto e perfino incoraggiato, a consumarne più possibile, perchè ti viene detto che, con il QUINTO CONTO ENERGETICO, se consumi la tua produzione, l'incentivo è più alto. Come ho già scritto nell'articolo precedente, il Gse pagherebbe 21.. centesimi x kw prodottoPIU'(+) 13..per ognuno di quelli consumati. E' FALSO! E' falso e vanno denunciati! proprio come ho fatto io col mio installatore (un cretino) che ha messo questo per iscritto sul contratto, così come aveva scritto che se perdevo il QUARTO CONTO ENERGETICO (cosa che grazie alla sua incapacità è accaduta) lui mi avrebbe rifuso di ogni spesa, fastidio e mancati guadagni per 20anni. Torniamo però alla storia dell'incentivo: Il QUINTO CONTO ENERGETICO, prevede il pagamento di ogni kw messo in rete 21 centesimi e rotti e per ogni kwh prodotto ed AUTOCONSUMATO, SOLO un incentivo di 13 centerimi.PUNTO! così l'imbroglio è che se tu metti, come consigliano, un impianto minimo...3kw (per il fabbisogno familiare) Il tuo impianto produrrebbe 3kwh SOLO nei momenti di sol leone. In tutti gli altri minuti del giorno, durante l'inverno...tu continui a prendere corrente dalla linea e PAGHI LA BOLLETTA! Altro che eliminazione della bolletta...mettiamo che tu accendi la lavatrice ed il cielo si copre, tu paghi la corrente, anche se nello stesso giorno, il tuo consumo e di 1kw e tu ne produci 30kw. TU PAGHI! Pensa un pò, produci 30kw oggi, ma mentre stiri e lavi il sole si copre, ti fai una doccia e accendi il phon. consumi e paghi! Solo una ultima cosa su questo: versi corrente che enel vende e non butta via inutilizzata, lo Stato prende le sue tasse e tu paghi anche quelle sul tuo consumo! to be continue...
Credevo ce ne sarebbe stato bisogno. To be continue... era un impegno a dirvi cosa sarebbe cambiato ancora ma, giunto ormai a 30 giorni dal completare il primo anno di fotovoltaico sul tetto, la mia esperienza si può dire conclusa. C'é un solo apprezzabile appunto da fare a quanto già scritto: E' stato inutile aspettare il solleone! Con il calore estivo, l'impianto soffre di...depressione e produce meno. E già...d'estate si suda. Altro che aspettare i mesi estivi per produrre di più...l'impianto non è mai salito, proprio nei giorni più assolati dell'anno, oltre la soglia dei 5 kwh di produzione. Mi dicono, ora, che si "imballa"...e ti pareva che no? così i tuoi investimenti, fatti per attendersi una produzione di 6kwh come allegramente conteggiati all'atto della stipula del contratto, non si sono mai verificati. Tutto questo il primo anno, quando ti viene garantita la produzione massima. Dal prossimo si dovrà registrare un ulteriore abbassamento della capacità produttiva dell'impianto. Sarà SOLO dell'1% come hanno detto e scritto o dovremo attenderci delle nuove sorprese? Basandoci su tutte le fandonie che hanno detto e scritto per convincermi a montare l'impianto sul tetto, ci sarà da aspettarsi qualche sorpresa nefasta...speriamo di no.
Intanto per quest'anno, ho rinunciato a qualche ristorante, cinema e qualche pantalone nuovo. Ah!, non siamo andati in vacanza...abbiamo avuto l'impianto da pagare (275,00euro al mese) se penso che durerà per i prossimi dieci anni (10) quando lo rivedo il mare?... Pensateci gente...il fotovoltaico salverebbe l'ambiente e il bilancio energetico, ma non possiamo pagarlo i fessi che lo montano. Lo Stato italiano a effettuato una truffa ai danni di coloro che, sensibili ai temi dell'inquinamento e dell'energia pulita, sono in prima linea con il proprio intervento. Bella vendetta di chi non ha potuto mangiare a quattro palmenti su appalti e costruzioni di centrali supersicure(balle) dell'energia atomica, o a combustibile inquinante come gli idrocarburi, si fa rifondere, attraverso il fotovoltaico, di ciò che ha perso come guadagno, facendolo pagare agli ambientalisti.
Aspetto qualcuno che contesti i miei dati e ragionamenti, con la stessa curiosità degli altri.
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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