domenica 1 aprile 2012

MADRE TERRA

Piangono, i figli, la carezza
della loro madre lontana,
Il calore della loro certezza.
Temono ora
che lei dimentichi
il clamore dei loro giochi sull’aia,
Le loro grida all’uscita di scuola,
Il sudore del loro lavoro.
Mentre lei – come ogni Madre Terra -
Ha nostalgia dei suoi figli migrati.
Come della pioggia.

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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