sabato 1 gennaio 2011

La seconda generazione

La Seconda Generazione


La ricerca che ho fatto sui temi dell'emigrazione, mi ha fatto incontrare tante persone, partite in anni diversi dal nostro paese e sparse in tante città, stati e continenti diversi. Ho ritrovato persone amiche che conoscevo e ricordavo, molti che invece non ricordavo più, altri che non avevo mai conosciuto e tanti di cui non sapevo neppure l'esistenza. Ho ritrovato  SanPaolesi in tutta Italia, con la stessa diffusione (spesso superiore) in tutta Europa e con una presenza molto folta negli stati americani sia del nord quanto del sud. Una sorpresa invece é stato averli ritrovati in SudAfrica, Madacascar, Australia. Tenendo conto che la ricerca di chi è partito dal nostro paese da oltre un secolo, non può finire in poco tempo, poiché é come un rosario che snocciola nuovi grani e diramazioni ogni volta che trovi qualcuno. Ogni emigrante é uno "stargate" (una porta su altre dimensioni) e ti fornisce altri sentieri da seguire a seconda di quanti rapporti ha mantenuto con i propri parenti e amici, in paese oppure dove sono emigrati quest'ultimi. Il ritrovamento di un sanpaolese lontano si trasforma spesso il un'altro rosario di parentele e diramazioni di cognomi spesso stranieri alla nostra terra, a volte invece ti ritrovi a parlare ad una persona che ti dice che nella loro famiglia, il cognome, si é moltiplicato per centinaia di volte. Questo é avvenuto specialmente nei paesi lontani come le Americhe o in Brasile ed Australia. La mia impressione (non mi é stato ancora possibile verificarlo) é che gli emigrati fanno più figli maschi di quelli rimasti in paese, dove nascono più femmine. La voglia di scrivere qualcosa sugli eredi dei SanPaolesi emigrati mi é venuta dopo il mio viaggio in Germania. Nel mio viaggio tra i SanPaolesi tedeschi mi ha fatto rendere conto che se la mia ricerca non fosse stata avviata in questi anni, facilitata dall'era del computer, molti contatti sarebbero stati tranciati per sempre. Bisogna registrare pure che alcuni compaesani (pochi) non amano ricongiungersi ad altri emigranti, dopo tanto tempo non ne comprendono la ragione o, a volte, possono avere delle motivazioni familiari che non gli consentono questa condivisione ( grandi disgrazie, problemi legati a fatti delittuosi o anche un grande successo sociale che li fa vivere in una condizione privilegiata, lontana da quella che viene ritenuta una vita da emigranti) In questa ricerca, quello che é avvenuto in Germania ha avuto una grande importanza, é da questo che nasce la mia nuova ricerca sulla Seconda Generazione. Ero a casa di mio cugino a Kircheim Teck e lui mi ha presentata la sua famiglia: moglie siciliana e tre bellissime figlie fidanzate. I fidanzati delle tre ragazze erano di nascita germanica, ma da famiglie di immigrati stranieri. Questo mi fece rendere conto di una prima cosa:  mi sono reso conto che se fossi arrivato quando le signorine si fossero sposate, non avrei mai saputo che erano discendenti di un mio familiare e compaesano. Io avevo sempre ricercate le discendenze basandomi sui cognomi sanpaolesi, ma anche in quei casi in cui una ragazza nata in una famiglia conosciuta, una volta emigrata e sposata, la sua famiglia avrebbe assunto il cognome del marito e così i figli, sarebbe diventato impossibile ritrovarla. La seconda cosa mi capitò mentre parlavo con la famiglia Tortorelli a Langenargen, sul lago di Costanza: Stavo ascoltando alcune rime scritte dalla moglie del nostro compaesano, quando notai che la figlia,   una bellissima bruna di circa trent'anni, sposata con un tedesco e con prole teutonica, aveva gli occhi lucidi. Interruppi la mia ospite pregandola di consentirmi una domanda alla figlia. " Perchè sta piangendo?" le chiesi.
Si scusò sorpresa, non pensava che qualcuno avesse colto quel suo attimo. Mi disse che quando sentiva i versi della madre scritti per la sua Nazione che le mancava, si rendeva conto che lei non aveva una terra per la quale sentire nostalgia, per scrivere poesie: Lei non era mai stata italiana, ma si rendeva doveva ammettere che non era mai stata neppure tedesca. Quelle sue lacrime mi fecero rendere conto che l'emigrazione non si é limitata a produrre guasti in che era partito e in chi era rimasto, ma anche nei figli di coloro che sono nati in paese e fuori, nipoti e cugini mai stati tali. Di questi attori della nostra storia vorrei avere più notizia da chiunque abbia voglia di condividere con me le loro impressioni.

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