domenica 16 marzo 2025

È solo un problema dell'età?

quando stava morendo mio cognato, ormai più di vent'anni fa, mostrava in modo indescrivibile per noi che gli stavamo vicino, un bisogno incredibile di essere seppellito al nostro paese. Io, seppur molto sensibile al suo bisogno e legato alle nostre radici, non ne comprendevo appieno quesa sua necessità. Poi, molto tempo dopo, tanto che potrei dire ora. mi sembra di poter capire che avanti con gli anni quel desiderio di ritornare a posare le proprie ossa dove si è nati non è soltanto un ultimo pensiero avvicinandosi alla morte, ma è assolutamente un ripagamento una sorta di liquidazione che l'essere umano costretto all'emigrazione desidera per non essere un emigrante anche nell'altra vita non so bene cosa passa per la testa di chi sta morendo è un pensiero che non possa interpretare perché io sono ancora in piena vita ma mi pare assolutamente probabile che questo sia un ripagamento una sorta di rimborso delle sofferenze subite per essere stato costretto ad emigrare dal luogo che ci aveva dato alla vita una sorta di cashback moderno legato al fatto di ripagarsi di una soddisfazione inconcepibile per la mente umana mi avete costretto a venire qui per vivere una vita che non avrei voluto immaginato per me ma ora che muoio riportate le mie ossa il mio corpo nella terra che mi ha dato l'esistenza è un pensiero inconcepibile profondo e non l'ho mai avuto le possibilità di poterlo comprendere ma mi sembra più questo che non una sorta di desiderio di ritornare da morte nel posto in cui si è sempre vissuto con la mente nessuno degli emigranti e mai staccato completamente dal posto che gli ha dato la vita questa è la realtà siamo gente costretti all'essere emigranti in un posto in cui non avevamo mai immaginato non eravamo progettato non avevamo, scelto in un posto imposto dal fatto che chi voleva concederci le briciole del proprio tavolo, per poterci far sopravvivere alla mancanza di un lavoro, della dignità di un lavoro, della possibilità di sentirsi importanti per la propria famiglia, perché con il proprio lavoro si procurasse il cibo e tutto ciò di cui c'è bisogno siamo stati costretti a avvicinarci al tavolo da cui credevano le briciole ma non abbiamo mai amato questa è la realtà.

domenica 2 marzo 2025

Radici

Il ramo e il tronco Lungo un ruscello con tante cascatelle, Un dì una bambina raccolse un ramo, Affinché non marcisse nell'acquitrino. Lo asciugò e se lo tenne in mano. Quel suo calore gli ridiede vita e, con il tempo il ramo rimise gemme e foglie, e a primavera, in quel vaso fuori, ci fu un miracolo e mise tanti fiori. Passó del tempo e visto che era cresciuta, e il ramo, un alberello nel giardino. volle sapere da dove, quel piccolino, fosse caduto dentro quel ruscello. Così curiosa risalì la china. Lungo le ripe, nel seguire il sentiero, trovò frasche e rovi e tante spine, nulla che imparentasse con quei fiori, "Coraggio" si disse - cerca che trovi! Stanca arrivò su un colle dominante, da dove rimira l'orizzonte molto distante, lì c'era un albero come il suo "è quello!" gridò felice, di certo è suo fratello. Si riposò un istante, guardò intorno poi ripartì felice di sapere, che il suo ramo, albero nel suo giardino, era arrivato da quel mondo bello, " se ha un fratello, avrá pure un cugino Pensò rimettendosi in camino. Un bosco in una piega della valle Si mostrò bello come un giardino Alberi simili, ognuno a suo modello Perfino il più diverso era un gemello. Alla bambina che ormai era cresciuta, apparve tutto chiaro e lampante: Ogni albero è sempre imparentato con quello d’altro colore o più distante. Quando tornò a casa si rese conto Di avere dentro una strana domanda E nel renderla conscia si sorprese “ Non è lo stesso per ognuno al mondo?”

sabato 1 marzo 2025

Ma...a noi che ce ne viene?

Ecco, da quando sono entrati in scena i paperoni americani alla Casa Bianca, noi Europei non abbiamo fatto altro che comportarci come se nel pollaio, sia entrata la faina. Agli italiani che hanno poca dimistichezza con i volpidi ci hanno educati ad aver paura dell'arrivo dell'uomo nero o di...Adda vení baffone! Ora, a me i due Tycoon americani, tutto mi possono sembrare, tranne che Baffone o l'Uomo nero. I due mi fanno passare brutti minuti di ansia ogni volta che li sento parlare; sia che si tratti del visionario che vede la Versilia a Gaza, sia di quello che non vede l'ora di diventare un traghettatore di umanità su Marte. Ma siccome gli attori sul palco sono almeno tre:Trump, Putin e Zeleski, io direi che il gioco piu adatto al tavolo mi sembra quello dellevtre carte, e allora proviamo a ragionare con quello. Dopo che Putin disse che entrava in Ucraina per la sua operazione di polizia, mi sono sempre chiesto perché l'Europa e il Mondo, non abbiano invaso il confino tra le due nazioni, con un milione di uomini per impedire che avvenisse quello che da tre anni ha dissanguato l'economia mondiale. prodotto un milione di morti e distrutto milioni di famiglie disperse in tutto il mondo o , peggio, seppellite sotto le macerie e milioni di bombe che hanno lasciate traumi e inquinamenti sulla terra non rara magari, ma che era almeno piena di vita e di animali e colture e poi avviene che l'arrogante modo del biondo del Kansas fa precipitare nel burrone Zelenski, ormai da solo con in guerra tra piu nemici e su più fronti.Insomma, l'idea di vedere fermare una guerra con l'intervento di Trump ce l'eravamo fatta piacere, anche se il suo modo di fare era già un'altra guerra nei confronti dell' Ucraina e un favore alla Russia.Ora, mentre tutti gli osservatori sono convinti che l'ucraino è nei casini, io ci vedo il tycoon in un culo di sacco; che un piccolo comico di second'ordine vada nello studio ovale a sbattergli sul muso il suo NO! il biondo viziato non è avezzo ai rifiuti, ma cosa può fare? Il problema è che gli accordi firmati fino a pochi giorni fa, non sono accordi tra zeleski e Trump, ma tra l'America e l'Ucraina e fino ad oggi nessun presidente ha chiamato il precedente "incosciente ragazzino". È incovertibile il fatto che Trump è un folle che ribalta le alleanze e si alleano.col.nemico di sempre. fino a pochi anni fa chiunque fosse sospettato solo di simpatie con l' Urss, in America finiva in galera. Oggi Trump cambia questo assioma solo per una ingorda situazione economica? Ma quanto è veritiera questa farsa? gli Usa hanno superata la loro crisi economica grazie alla guerra degli ucraini con la Russia. In verità a trump converrebbe non poco continuare a mantenere l'occupazione in America ai livelli attuali grazie alla produzione di armi...in fin dei conti Biden era il suo presidente e non un senza homeless nel.suo.paese. Ne rispetti per primo i suoi impegni se non vuole che qualcuno chiami un'ambulanza per ricoverarlo.