martedì 26 maggio 2015

proposta civile

L'anno scorso, durante la festa del paese, ho notato che le giostre vengono usufruite solo da chi può permetterselo, sia fisicamente che economicamente. Ne ho parlato al giostraio che viene alle feste con i castelli gonfiabili, gli ho chiesto cosa ne pensasse di riservare un pò di tempo gratis per i bambini meno fortunati in ore meno affollate dal pubblico normodotato. Mi era sembrato particolarmente disposto. Sarebbe il caso che, chi di dovere, veda di riproporre la cosa in modo serio e studiato, a tutti i giostrai che vengono durante le feste nel nostro paese. Magari concedendo uno sconto sulle tasse di parcheggio in cambio di qualche ora per i meno fortunati. Non sarebbe male se questo diventasse un accordo tra i Comuni in festa ed i giostrai in tutti i posti possibili...sognare? si!

enamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano la fornitura di uguali opportunità per le attività ricreative e di tempo libero”. L'articolo 31 riconosce i diritti del bambino a dedicarsi al gioco, e l'articolo 2 afferma che non ci dovrebbe essere nessuna discriminazione dei bambini a prescindere dalla loro disabilità. C’è un dovere legale e morale in tutti noi per fare in modo che ogni bambino, indipendentemente dalla propria capacità, possa raggiungere il proprio potenziale attraverso una sfida che comprenda la consapevolezza del rischio e del pericolo. Ciò è realizzabile creando spazi di gioco inclusivi. L’alternativa è l’esclusione, scorretta e indesiderabile, che colpisce i bambini con disabilità e le loro famiglie, prima nel gioco e successivamente nella vita MEDITIAMO.

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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