sabato 16 maggio 2015

Il grande Bluff

Da anni vado scrivendo e dicendo che il fotovoltaico, così come è stato fatto in Italia, si è rivelato solo una grossa presa per i fondelli per i produttori. Ma é meglio che io chiarisca quest'ultima frase: "...per i produttori..."capitati nel quinto conto energetico. Io tra questi mi trovo e di questo posso parlare documentando le cose che dico, come ho sempre fatto.
Il mio impianto è datato 3 settembre del 2012, appena qualche giorno dopo scaduto il termine utile per entrare nel quarto conto energetico. Questo conto, sembra, avrebbe fruttato il doppio in termini di guadagno sulla produzione, mentre il quinto é stato decurtato del 50%. Quindi chi per qualche motivo burocratico o volutamente ritardato da chi doveva e poteva allacciare l'impianto, ma non ha potuto o voluto farlo, si è ritrovato con un contratto che prevedeva l'istallazione preventivata sul quarto conto ma si è dovuto sobbarcarsi il ridotto introito alla metà, con la stessa spesa. Per il primo anno il Gse ha stimato le produzioni poiché il gestore delle linee (Enel), il quale percepisce l'1% sulla produzione lorda come spesa per la gestione delle letture da remoto dei tuoi contatori, non ha letto e comunicato un bel niente. poi ti arriva lo stesso una bolletta annuale con la richiesta dell'1% per lo stesso lavoro che tu paghi ma che non vedi fatto.Un ulteriore 1%, sempre sul lordo prodotto, é dovuto al pagamento del Gse che tiene i tuoi conteggi ( meglio soprassedere)...Quindi tu produttore, il primo anno non ci capisci niente. Il secondo anno il Gse lo passa a confondere di più la possibilità di comprendere i conteggi, poiché tra il rifacimento dei conteggi tra il prodotto, il consumato ed il pagato, ci sono dati a sufficienza per diventare scemi. Il terzo anno cambia il gioco. Proprio quando tu pensi che si sono messe a punto le cose e comincerai a capire il tuo impianto quanto costa e quanto rende, ecco che le regole cambiano senza che tu sia stato preso in considerazione: "...da oggi in poi..." mi dice la signora del contact center del Gse "...i contatori verranno stimati ad una produzione di un tot mensile fisso sia sul lordo che sul consumato. I contributi verranno pagati ogni tre mesi ed il conguaglio verrà fatto a giugno dell'anno dopo solo in una unica rata." Mi chiedo se siamo matti! " Chi, come ha cambiato le regole in corsa? Se io ho un contratto che parla di mensilità dei contributi sul prodotto, come si può cambiare su trimestri sulle stime per sempre?" E' la legge!" sentenzia la signora al telefono. A me sembra che l'impiegata stia soffocando un godimento malcelato. Ma quale legge se io ho un contratto che dice diversamente?....Il suo silenzio mi pare dica "ficcatelo in quel posto il tuo contratto!" Insomma io per sapere cosa produce il mio impianto devo aspettare un anno. In tutto questo tempo percepirò un anticipo sulla stima media di una percentuale inferiore alla reale produzione. Quando dopo un anno avrò i dati precisi, dovrò interpretarli tra il lordo prodotto, sottrarre gli 1 percentuali che prelevano alla fonte, fare le sottrazioni degli anticipi dei trimestri, quelle dei miei consumi e poi, se sarò riuscito a venirci a capo...capire se mi è stato pagato il giusto oppure no! E se é no? "Farà un reclamo documentando il tutto, il Gse avrà tre mesi di tempo pèer rispondere e per chiarire la cosa e se dopo...gli aspetta ancora qualcosa, il giugno successivo avrà quanto le é dovuto!" Cioé, anche in caso di ragione, io dovrò aspettare due anni per avere quando mi aspetta!" " Già!" Già. Ma andate a f........và! a me e a quando ho deciso di produrre energia pulita. Intanto continuo a pagare 275,00 euro mensili per il mutuo, 50 euro in media di corrente che, secondo loro prelevo di notte e quando piove dalla rete ( pago quanto pagavo prima di mettermi sul tetto un debito di 30.000 euro che dovrebbe produrre 6,30 kwh...) e riceverò una ottantina di euro di anticipo mensili pagati trimestralmente...viene voglia di sparare a chi mi ha convinto a mettere l'impianto e a chiunque parla di energia alternativa.

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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

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