sabato 14 dicembre 2013

La terra di mezzo e la famiglia


La famiglia si unisce attraverso i racconti che hai ascoltato e che ripeti ai piccoli. Inizio sempre con "Mamma, la tua nonna, mi raccontava che...." così Luca ha saputo che aveva una nonna. Tutte le sere e al mattino, durante il tragitto che facciamo tra la camera da letto ed il piano di sotto, salutiamo tutti i parenti che non ci sono più, ma che lui può vedere nelle foto sul vecchio comò, insieme a quelle dei fratelli e nipoti assenti. un piano intero di fotografie della nostra grande famiglia che non si può vedere nel quotidiano. Luca mi obbliga a fermarmi e a ripetere quel saluto ogni volta che transitiamo nella stanza "di mezzo". Quella é diventata per lui, la terra dove sono presenti i nostri morti ed i vivi. Tutti i nomi e cognomi della sua famiglia. Per me, emigrante, era molto importante averli lì e guardarli ad ogni passaggio, per lui sembra vitale. Al risveglio mi chiede tutti i loro nomi ed io glieli fornisco insieme alla descrizione del racconto che ha ascoltato prima di dormire; "questa é la mia nonna Lucietta, quella dei racconti sui Briganti, questa é la tua nonna Concepita, quella del racconto e della Canzone di Cinzinella, quello é nonno Vincenzo, quello dei racconti della marcia in Africa e dell'Albania col mulo, quello tuo fratello Stefano, col quale siamo andati alle giostre, questo é Boris, che vive a Milano... davanti a tutte le foto campeggia una sua e con sua madre, che li inserisce al primo posto nella famiglia, quella di oggi, a confermargli che lui e la sua mamma, stanno al centro della mia attenzione, che questa é la famiglia e che la sua starà davanti, nel futuro.
Ecco la nostra "...stanza di mezzo..."










Nessun commento:

Posta un commento

Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.