Il Capodanno 2012
Quest’anno, dopo un lungo e brutto preavviso:
(Cadde il Governo inviso, l’ultimo mese)
agli italiani è rimasto stampato in faccia il riso …
dopo che arrivò quello dei banchieri.
Muto é arrivato il capodanno;
quasi in sordina, senza manco un botto,
pare che l’anno nuovo, sarà il più duro
della Repubblica nata nel '48
e che alla fine chiuderà il sipario.
Promette insomma tanti sacrifici
e il 21 di dicembre, sangue e lutto.
Dopo si spegnerà per sempre la luce
e metteremo per sempre il punto a tutto.
“Proprio quest’anno che mi nasce un figlio a maggio?”
“Alla tua età un figlio? Mah…ne sei sicuro? “
Certo! Che nasce, è un fatto ormai assodato!”
“Si, poverello…masce col debito da pagare allo Stato!”
“Perché chi è nato prima l’ha scampato?”
“ Di certo no! altro che futuro…
li abbiamo fatti per pagare il passato…
son tutti nati colle spalle al muro”
“Tu pensa un poco a tutti gli stranieri,
che arrivano in ‘sto Paese in cerca di fortuna
finiscono poveretti, come quell’omo antico:
in fondo al pozzo per catturar la luna.”
”Poveri loro…poveri e sfigati, e sono tanti…
che fanno la vita grama dei migranti…
e pagheranno il conto delle spese
a questo che non é il loro paese!
E per curarli da questi malanni
in premio li faremo…tutti italiani!
così un futuro ce lo avranno di sicuro
e dopo che pagano, li faremo…santi!”
F.M.
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Proprio quando il soffione esplode in mille pezzetti e sembra morire, il pappo vola lontano a fecondare nuova vita.
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